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Scandal: o mia piccola Babichette*.
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| Scandal - season 1 |
Cavalcando l’onda di E.R e di altri progetti televisivi ambientati in ospedali, Grey’s Anatomy è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico e ne ha mantenuto vivo l’interesse per tantissimi episodi (credo ormai sia uscita la nona stagione). Forte della riuscita della sua creatura, la sceneggiatrice Shonda Rhimes ha sfornato uno spin-off piuttosto gradevole, Private Practice, che ha resistito brillantemente a qualche stagione.
(Io mi chiedo come mai alla gente piaccia tanto vedere la sofferenza e la morte degli altri… un modo per esorcizzarne la paura?)
Poi, la svolta. Basta con ospedali, medici sull’orlo di una crisi di nervi e sangue palate: la terza fatica della donna si chiama Scandal e tratta di tutt’altro. Scoprire di che cosa è abbastanza facile, no? La protagonista della serie, Olivia Pope, è un bravissimo avvocato il cui lavoro è proteggere i segreti delle più alte cariche degli Stati Uniti dalle speculazioni della stampa e dell’elettorato. Insieme alla sua squadra riesce a tirare fuori dai guai personaggi di spicco, tra cui il Presidente degli Stati Uniti d’America. Cosa che riesce a fare fino a quando si rende conto che il suddetto Presidente ha messo incinta una stagista della Casa Bianca.
Olivia è combattuta, poiché nonostante affermi fin dalla prima puntata che i suoi servigi sono offerti solo a coloro cui vale la pena di proteggere (che sono in buona fede o che sono innocenti e stanno cercando di incastrare, insomma) e voglia proteggere una ragazza raggirata da un uomo ricco e potente, sa che difficilmente potrà andare contro il suo cuore. Perché Olivia è innamorata perdutamente del Presidente Fitzgerald Thomas Grant III (e, stando a quello che dice lui, è pure ricambiata).
La storia si evolve in varie direzioni e coinvolge i collaboratori della donna fino ad arrivare a incastri dinamici fra le diverse vicende. Il ritmo è serratissimo (molto di più dei precedenti sceneggiati) e lo svolgersi degli avvenimenti, sebbene le prime puntate siano effettivamente un po’ mosce, acquista interesse man mano si avvicina il gran finale della prima stagione. Che ovviamente non è un finale: d’altronde sette puntate per una sola season sono effettivamente un po’ poche.
Aggiungete i soliti intrighi alla West Wing cui siamo abituati e gente fuori di testa che impazzisce a muzzo e…voilà! Un ottimo modo per passare qualche ora. Infine, una nota sul bellissimo studio a Washington della protagonista, un ampio ufficio in mogano e vetro, e suoi elegantissimi completi: io un episodio lo vedrei solo per quello ;)
(Io mi chiedo come mai alla gente piaccia tanto vedere la sofferenza e la morte degli altri… un modo per esorcizzarne la paura?)
Poi, la svolta. Basta con ospedali, medici sull’orlo di una crisi di nervi e sangue palate: la terza fatica della donna si chiama Scandal e tratta di tutt’altro. Scoprire di che cosa è abbastanza facile, no? La protagonista della serie, Olivia Pope, è un bravissimo avvocato il cui lavoro è proteggere i segreti delle più alte cariche degli Stati Uniti dalle speculazioni della stampa e dell’elettorato. Insieme alla sua squadra riesce a tirare fuori dai guai personaggi di spicco, tra cui il Presidente degli Stati Uniti d’America. Cosa che riesce a fare fino a quando si rende conto che il suddetto Presidente ha messo incinta una stagista della Casa Bianca.
Olivia è combattuta, poiché nonostante affermi fin dalla prima puntata che i suoi servigi sono offerti solo a coloro cui vale la pena di proteggere (che sono in buona fede o che sono innocenti e stanno cercando di incastrare, insomma) e voglia proteggere una ragazza raggirata da un uomo ricco e potente, sa che difficilmente potrà andare contro il suo cuore. Perché Olivia è innamorata perdutamente del Presidente Fitzgerald Thomas Grant III (e, stando a quello che dice lui, è pure ricambiata).
La storia si evolve in varie direzioni e coinvolge i collaboratori della donna fino ad arrivare a incastri dinamici fra le diverse vicende. Il ritmo è serratissimo (molto di più dei precedenti sceneggiati) e lo svolgersi degli avvenimenti, sebbene le prime puntate siano effettivamente un po’ mosce, acquista interesse man mano si avvicina il gran finale della prima stagione. Che ovviamente non è un finale: d’altronde sette puntate per una sola season sono effettivamente un po’ poche.
Aggiungete i soliti intrighi alla West Wing cui siamo abituati e gente fuori di testa che impazzisce a muzzo e…voilà! Un ottimo modo per passare qualche ora. Infine, una nota sul bellissimo studio a Washington della protagonista, un ampio ufficio in mogano e vetro, e suoi elegantissimi completi: io un episodio lo vedrei solo per quello ;)
Trailer originale from ABC
* per i curiosi: Babichette è il nome di un cane. Un cane che fa parte di questo lunghissimo racconto (che, spero per l'autrice, diventi un romanzo!) in cui la proprietaria vive un po' i problemi di Olivia. A scrivere questo post mi è venuta in mente...
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